Gli Antonelli

La storia dell’impero spagnolo in America come sappiamo inizia dopo la grande scoperta che fece l’italiano Cristoforo Colombo e qui voglio ricordarlo in questo video dalla pellicola del film:  1492 - La Conquista del Paradiso (del 1992).

 

Ciao a tutti,

 

Con lo studio e ricerche sulla storia della Famiglia Antonelli entri a conoscere la ricca documentazione che incontri negli archivi spagnoli del periodo dal sec XV fino XVIII in Europa e delle Americhe. Di già la documentazione sugli Antonelli e’ tantissima e ogni tanto vengo a conoscenza di altre documentazioni interessantissime che registro nel mio archivio.

 

Accenno qui alcuni temi che presento:

 

1. Storia dell’Europa e in particolare in Italia

 

2. Cristoforo Colombo

 

4. Storia del Mediterraneo

 

5. Pirateria nel Mediterraneo

 

6. Arte & Cultura italiana tra il XVI – XVIII in Spagna

 

7. Mappe, Cartografie, le prime dell’America, Asia, Nord Africa ecc.

 

8. Scuola Navale

 

9. Pirateria nei Caraibi

 

10. La nascita della Chiesa Cattolica (Evangelizzazione) nelle Americhe. Documentazione religiosa e architettura.

 

Vi regalo tre es. di tre temi: Mappe/Cartografie - Cristoforo Colombo - La nascita della Chiesa Cattolica, evangelizzazione, nelle Americhe (cartografie/disegni).

 

1. mappe/cartografie

 

Le cartografie sono dei veri capolavori che ci trasmettono una ricca documentazione. Il disegno riproduce particolari dell’ambiente, della civiltà, tradizioni dell’epoca che si può osservare, leggere e studiare con massima attenzione. Vi mostro la cartografia della fortificazione che e’ stata costruita in Venezuela da Gian Battista Antonelli (il figlio) di Battista sotto anche la direzione di Cristoforo Roda Antonelli (1623). Nel luogo che si chiama Araya il mare ha formato come un lago ed e‘una salina gli olandesi si spingevano fino a quel punto per impossessarsi del sale, valeva come oro! Per questo motivo il re Filippo II diede ordine di costruire una fortificazione! Dalla cartografia ho ritagliato tre punti: sinistra, centro e destra cercando di ingrandire l’immagine e lascio a Voi a commentare ciò che si vede.

2. Cristoforo Colombo

 

Su Cristoforo Colombo sono già state stampate centinaia di libri sappiamo quasi tutto sui suoi viaggi, famiglia, testamenti ecc. Colombo disse che nacque a Genova e secondo molti storici, bisogna sapere che al mondo ci sono più di venti storici e ognuno ha la sua ricetta o meglio dire che sa o crede di sapere dove veramente e’ nato Colombo! Sono personaggi che vogliono farsi un po’ di pubblicità ma purtroppo non hanno la documentazione da presentare come prova o meglio sarebbe “ l’atto di nascita” se esiste. Dire che sono nativo di Genova faceva in quel periodo politicamente più colpo perche’ la “Repubblica di Genova” era una potenza in Europa. Ma persone amiche di Colombo che lo accompagnarono nei suoi viaggi benché tenesse sulla sua famiglia molto riserbo e segretezza avevano info sulla sua vita privata e in alcuni documenti viene riportato il luogo della sua nascita. Allego qui sotto un documento il resto del lavoro lo lascio a Voi.

 

 

3. La nascita della Chiesa Cattolica, evangelizzazione, nelle Americhe (cartografie/disegni).

 

Con l’arrivo degli spagnoli nelle nuove terre insieme alla Chiesa Cattolica, giunsero i primi gesuiti, domenicani, monaci Benedettini ecc. Il loro obiettivo principale risiedeva nella evangelizzazione degli Indios. Ci sono delle cartografie con disegni delle prime chiese che sono un capolavoro, una grande fonte documentaria. Della diocesi di Guatemala c’e’ una ricca documentazione geografica di cartografie, più di cento tutte a colori delle parrocchie distribuite in tutta la Regione. Una documentazione che fu lavorata per presentarla alla corona spagnola dall’Arcivescovo di Guatemala Pedro Cortés y Larraz , il lavoro durò due anni.

 

 

 

 


UNESCO - Patrimonio mondiale

 

Una delle missioni principali dell’UNESCO consiste nell’ identificazione, nella protezione e nella tutela e nella trasmissione alle generazioni future dei patrimoni culturali e naturali di tutto il mondo. Secondo la Convenzione, riporto il monumento, o gruppo di edifici riconosciuto agli Antonelli, in tutto sono 6 nei seguenti paesi:

 

Colombia

los puertos y los fuertes de San Felipe y Santa Cruz

 

Cuba

El Castillo San Felipe del Morro - Fuerte de San Lorenzo -  Castillo de San Pedro de la Roca                                                                                 a Santiago de Cuba 

 

                                                                             Panama

                                                                             La fortaleza de Portobello

 

                                                                             Porto Rico

                                                                             La fortaleza de San Juan


Emiliani – Romagnoli nel Mondo

 

Chi furono i primi concittadini della nostra Regione che visitarono o diciamo hanno messo per primi il piede in terre lontane?

 

Gli Ingegneri Militari Antonelli

 

Florida - Cuba - Rep.Domenicana - Honduras - Guatemala - Nicaragua -Panama - Colombia - Venezuela - Brasile - Porto Rico - Messico -                Isola di Tortuga - Isola di S. Margarita - Spagna - Nord Africa - Lo stretto di Gibilterra

  


Ricordando i famosi ingegneri militari Antonelli molto interessante e‘ il lavoro  di ricerca sulla discendenza seguendo  il cognome e scoprire la sua genealogia , se poi si ha la fortuna di trovare dei documenti  dove appare il nome Antonelli tanto meglio.  Un mio compito di quest’anno e’ di comporre, sistemare  l’ Albero genealogico della      

        

                                                                     Famiglia Antonelli

 

Dove incominciare, dove cercare…. in questi giorni mi ero ricordato che anni addietro avevo trovato in un archivio di Bogotà’, Colombia un documento con data del 1828 dove lessi il nome di un Francisco Antonelli (commerciante !!),  ovviamente il primo pensiero, domanda (felice della scoperta), fu: chi e’ questa persona e che ci faceva qui in Colombia.

Ora questo documento e’ sul mio tavolo anche perché ho trovato altri documenti di altri Antonelli come di un certo Fernando Antonelli (1800, ancora da studiare), un militare che possibilmente dall’Italia e’ andato in Spagna per arruolarsi ha un reggimento “speciale” e poi  la sua strada prosegue nella America latina e per finire, dato che sono in tutto tre di un altro Antonelli (1780) che e’ nato in Spagna e laureato in legge!

Come sempre vi terrò al corrente. 


Ciao a tutti,

 

Penso che alcuni di voi diciamo della “matura generazione” si ricorderanno  di un classico  film western del 1960,

 

I magnifici sette

 

  interpretato, tra gli altri, da grandi attori come  Yul Brynner, Steve McQueen, Charles Bronson ecc.  e quest’anno nelle sale cinematografiche abbiamo visto  il remake del film omonimo del 1960.

Ebbene quando io parlo della Famiglia Antonelli presento sempre 6 membri della Dinastia Antonelliana ma non e’ giusto perché infatti sono 7, cioè

“I magnifici sette Antonelli”

 

da ora e’ importante perché un giorno (ne sono sicuro), la loro storia si verrà a conoscere anche nelle sedi della  Metro-Goldwyn-Mayer. Chi e’allora il settimo che non nomino; Giovanni Battista Garavelli Antonelli, il figlio di Cristoforo Garavelli Antonelli. Il fatto e’ che ho poche info sui lavori eseguiti  da lui ma ho documenti che sono molto interessanti perche’ analizzo in lui una persona con carattere e personalita’. Quando un giorno avrò la mia “ squadra di aiutanti” che si dedichera’ alle ricerche sugli Antonelli approfondirò l’investigazione. Giovanni Battista Garavelli nacque a Valencia (Spagna) e con l’aiuto del padre iniziò la carriera d’ingegnere militare al servizio della corona spagnola. Studiò matematica con l'insegnante Antonio Juan Ripolles, professore di questa Università Valencia, sacerdote grande astrologo e astronomo. Continuò i suoi studi a Madrid con l’insegnante P. Fr. Antonio Roldan, domenicano (Ordine dei frati predicatori) nella casa del marchese di Leganés, capitano generale di artiglieria. Il pittore Vincenzo Carducci scrisse che in questa casa si formarono molti artisti. Il re Filippo IV gli conferisce nel 1631 il grado di capitano di fanteria. Grazie ai suoi progressi negli studi della matematica e architettura militare e idraulica ricevette come premio dal marchese di Tavara, viceré e capitano generale del regno di Valencia, il titolo di capitano di una compagnia di milizia della Università di Muchamiel (comunità di Valencia).

Anche la Regione EMILIA-ROMAGNA ha i suoi 

 

I magnifici sette

 


Ciao a tutti,        23.09.2016

 

Le vacanze sono finite dopo diversi anni che non andavo a Riccione, che mi ha dato i natali, ho trascorso tre belle settimane. Ne ho approfittato per  visitare alcuni dintorni e un mio caro amico di Gatteo. Molto ospitale e una grande cucina, da qui un abbraccio a sua moglie. Poi l’amico mi ha fatto vedere alcune cose di Gatteo ed io con grande ansia ho trovato sulla Dinastia Antonelliana un grande documento, che tutti Voi conoscete: “Gli Antonelli , architetti da Gatteo”   all’entrata della biblioteca comunale, pelle d’oca! Poi volgendo lo sguardo al comune di Gatteo ho visto una luce e ho pensato;  ma il Sindaco e’ ancora lì perché non vado a salutarlo e dirgli che se mi contattava, tempo addietro, avrei portato, come inizio, nella biblioteca,  200 tra mappe e cartografie e 300 pag di documenti sugli ingegneri militari Antonelli….come inizio. Però non ho bussato alla porta, peccato, ho perso io l’occasione o Voi gatteesi? Certo che avrei di seguito fatto lavorare tutta questa documentazione. Ma purtroppo non si parlera' di me…no, cosa dico, invece si parla di me a Gatteo infatti c'e' un accademico che frequenta spesso il comune e parla di me; ma male. Io non ho un titolo accademico ma sono una persona educata.


Ciao a tutti

 

 

 

Sento la nostalgia d’un passato,ove la mamma mia ho lasciato non ti potrò scordar, casetta mia

e in questa notte stellata, la mia serenata, io canto per te…

 

si, anche un giramondo come me non dimentica la sua terra nativa, i luoghi, le tradizioni. Con gli Antonelli sono venuto a conoscere non solo la storia di paesi oltreoceano ma anche storie italiane e della Emilia-Romagna. In particolare, nel campo della nostra gastronomia romagnola, non mi sono mai fatto mancare una tutta nostra semplice specialità: la Piada o meglio dire la piadina!

Proprio ieri  la voglia e’ stata troppo grande e…Voila’ detto e fatto!

Ma…ritornando alla Famiglia degli Antonelli  sapete (non lo sapete, ma ora ve lo dico) che c'era un familiare (femminile, tra la fine del 1500 e inizio del 1600) che lavorava come panettiera....dove!? A Santarcangelo di Romagna.

 

E faceva  un  tipo di pane e anche dolce popolare chiamato Brazzadellini. Il nome deriva dalla forma, un bracciatello (come un braccialetto), ed è rotonda con un foro nel mezzo. Il bracciatello è un tipico prodotto da forno romagnolo preparato a base di farina e uova. Prima si cuoce in acqua bollente, poi si passa nel forno, normalmente quello del pane, dopo essere stato pennellato con albume d'uovo che da il caratteristico colore giallo dorato e lucido. Conosciuto anche come i brazadél d’l’impajèda ….ricetta della tradizione romagnola!!

Ma non finisce qui perche la panettiera, Laura Antonelli (sorella degli Antonelli)  cucinava anche la Piada…si, Signori, avete letto bene!

Dopo dieci anni che non visito Riccione, mia città nativa, a settembre ci andrò in vacanza e vediamo chi mi invita a mangiare  un bel panìr ad brazadél !!

Tin bòta Claudio

Brazadél

Questa e' la  Piada di Laura Antonelli....vi piace?


Ciao a tutti

 

I sogni nel cassetto…chi non ce l’ha…

 

Cari gatteesi gli ANTONELLI sono il vostro capitale: sia per il territorio che per il comune di Gatteo. Un tesoro d’inestimabile valore culturale italiano unico al mondo, punte di diamante che con progetti di marketing, con una professionale strategia, si aprirebbe un settore di turismo storico-culturale di prevalente interesse.  gli Antonelli, un “MARCHIO” con vantaggi di risorse di economia, Gatteo s’identificherebbe a livello nazionale e internazionale come centro di cultura.

 

Il MUSEO sugli ANTONELLI

 

                                                                      e la posa della prima pietra  - LA PIETRA MAESTRA – e il suo significato

 

Il concetto di fondamento o pietra deriva dalla prima pietra nella costruzione di una base di una fondazione in muratura importante poiché tutte le altre pietre saranno impostate come riferimento a questa pietra, che determina la posizione dell’intera struttura.

Si riferisce anche, in un edificio, in pietra, di solito di grandi dimensioni, in piedi in un angolo per dare la rigidità di tenere o unire due grandi tele di muro. Il rito di mettere una pietra angolare è un importante componente culturale dell'architettura occidentale e metaforicamente in architettura sacra in generale.

 

Le origini di questa tradizione sono vaghe, ma la sua presenza nei paesi giudeo-cristiani possono essere associati con una citazione dal Vecchio Testamento (Salmo 118: 22): La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata testata d'angolo; nella Bibbia viene accostata alla figura di Gesù Cristo, dove s’intende che Gesù è il fondamento spirituale della chiesa.

dalla Sacra Scrittura: Is 28,16-17 

Ecco, io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare.

BENEDIZIONE PER L'APERTURA DÌ UN CANTIERE DÌ LAVORO

 

Il rito che segue riguarda l'inizio dei lavori di una nuova costruzione o la benedizione della prima pietra di un edificio di una certa importanza, soprattutto per qualche particolare comunità. Per la benedizione della prima pietra o dell'inizio dei lavori di costruzione di una nuova Chiesa, si segue quanto indicato nel Cap. I del Pontificale «Dedicazione della Chiesa dell' altare».

Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone, dell'opera e del luogo.

Questa celebrazione, sebbene riguardi in particolare la comunità alla quale è destinato l'edificio da costruire, tuttavia può assumere maggior pienezza di significato se vi partecipano anche coloro che con le loro prestazioni lavoreranno alla sua realizzazione.

 

Quando tutti sono riuniti, si canta il Salmo 126 (127),

 

La sua identificazione con la prima pietra reale dell’edificio, quella che al momento della fondazione, e secondo il rituale operativo tradizionale, viene collocata nell’angolo Nord-Est.

 

Nel mio articolo “CAFE DEL MAR”, Cartagena de Indias,Colombia,  scrissi: l’08 di settembre 2014 la fortificazione di Cartagena de Indias ha compiuto 400anni. Si pose quel giorno (08.09.1614) anche la prima pietra, dove s’iniziò a costruire il primo bastione che si chiama” Baluarte Santo Domingo” . Il giorno fu festeggiato com’era di tradizione, erano presenti tutti i politici, gli abitanti e tutte le chiese ecclesiastiche di Cartagena, la muraglia significava la difesa dei loro beni e della vita dal nemico. Il bastione, oltre ad avere un gran significato storico come il punto dell’inizio della costruzione, racchiude nel fondamento dove si pose la prima pietra, un tesoro d’inestimabile valore. Secondo la tradizione, che si legge nei documenti, si pose al lato una cassetta di metallo e dentro si trova una medaglia d’oro fusa per quell’evento con la testa del re Filippo II in suo onore, diverse altre monete e una lastra di materiale metallico con una scritta che ricorda l’evento con la data. 

Bene, ora analizzo in due parole: la FAMIGLIA ANTONELLI e il MUSEO

 

Presentare gli Antonelli significa venire a conoscere la storia di sette elementi di una famiglia che furono al servizio di quattro re spagnoli per circa un secolo. Una storia gigantesca con una documentazione di migliaia di pagine che sono custodite in vari archivi nel mondo, l’80% in Spagna. Ogni Opera da loro realizzata è una storia in sè che possiamo venire a conoscere da centinaia e centinaia di documenti. Di tutti i paesi (ancora sconosciuti in quel periodo), dove gli Antonelli costruirono le ingenti opere, hanno eseguito studi di Geomorfologia, fisica che studia la geografia delle superfici, rilievi del territorio e la dinamica del territorio al fine di predirne i futuri cambiamenti, osservazioni, che possiamo venire a conoscere da centinaia di documenti. La Biografia degli Antonelli, la vita di ogni singolo, un importantissimo capitolo che si deve assolutamente far conoscere come di ogni illustre personalità  e ci viene regalata dai documenti. Tutto questo è accompagnato con una ricca documentazione di mappe, cartografie, disegni, dipinti.

 

La storia degli Antonelli: un insieme delle storie di Cristoforo Colombo, Agostino Codazzi, Leonardo da Vinci, Michelangelo e l’Impero Romano (Roma).

 

Nella pag UNESCO vediamo il pannello della mostra sugli Antonelli e vi faccio conoscere i sette lavori: le fortificazioni, opere realizzate dagli Antonelli che sono UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità’.

“LA FAMIGLIA ANTONELLI” costituisce l’eccezione a livello mondiale, cioe’ che esce dalla regola comune. a tutto oggi questo patrimonio culturale e di storia degli italiani Antonelli nel mondo accademico non e’ conosciuto. Le fortificazioni realizzate dagli Antonelli si sono conservate attraverso i secoli giungendo fino ai nostri giorni quali riconoscibili testimonianze storiche di altissimo valore estetico e culturale; costituiscono elementi di un consolidato paesaggio urbano di cui spesso rappresentano ancora oggi l’immagine simbolica che connota le città e le colonie che un tempo appartenevano all'antico Regno di Spagna. 

 

 

 L’IDEA, il PROGETTO

 

Il Museo sugli ingegneri militari Antonelli

 

         il Museo della scuola di scienza dell’ingegneria militare           

storia, didattica, pedagogia

 

 

1.  Il progetto del museo permanente per far conoscere la storia degli Antonelli

 

2. Il museo ha cinque sale

 

Le sale:

 

1. Cristoforo Colombo/ storia dell’impero spagnolo: in Europa e nelle Americhe

 

2. Giovanni Battista Antonelli

 

3. Battista Antonelli

 

4. Cristoforo Roda Antonelli

 

5. Gian Battista Antonelli (il figlio di Battista) e gli Garavelli Antonelli

 

Un museo vivo con molte iniziative

 

Da qui, un saluto a tutti i gateesi, i cittadini delle frazioni di Gatteo e a tutti quelli che seguono la storia degli Antonelli.

 


VIVA CUBA, CUBA LIBRE

 

Renzi a Cuba, jogging sul Malecon a L'Avana

 

Se il nostro ex Presidente avesse rivolto il suo sguardo a sinistra, avrebbe visto Il cosiddetto “El Morro” la più antica fortezza del lato orientale della baia. Progettata da Battista Antonelli e i lavori furono finiti da Cristoforo  Roda Antonelli.  E’ situato su un’impervia altura di roccia ed ha la forma di un poligono irregolare che segue i contorni del promontorio roccioso, con muri di pietra dello spessore di 10 metri, un imponente bastione, una serie di batterie di cannoni che degradano verso la riva.

La cosa negativa, che sempre noto, è che se qualche politico s’interessasse anche di cultura avrebbe trascritto sul protocollo di visita a Cuba del nostro Presidente, una visita al Castello e al suo museo cosi il nostro Renzi sarebbe venuto a conoscere gli ingegneri militari Antonelli.

 

 

La cosa negativa, che sempre noto, è che se qualche politico s’interessasse anche di cultura avrebbe trascritto sul protocollo di visita a Cuba del nostro Presidente, una visita al Castello e al suo museo cosi il nostro Renzi sarebbe venuto a conoscere gli ingegneri militari Antonelli.

Ogni giorno, all'ora del tramonto, i cannoni della cittadella sparano colpi e si tiene un piccolo spettacolo celebrativo.

I cannoni della cittadella sparano colpi

Un po’ di storia sul castello e il porto dell’Avana purtroppo in lingua spagnola ma se fate attenzione si ascolta anche il nome              “gli Antonelli”


Ciao a Tutti,

 

Il re di Spagna Filippo II (1527-1598) diede agli Antonelli il titolo di “ingegnere militare” essendo al servizio del re. Oltre a questo titolo alcuni Antonelli ricevettero anche un grado militare (comando all’interno di una struttura militare), quello di

 

Capitano d’Infanteria

 

 

Il re Filippo II cambio’ alcune regole per le divise: come d’istintivo si usava “la Banda” un tessuto di velluto e di colore rosso incrociato dalla spalla al fianco sinistro della divisa, la corazza era di metallo. 

Gian Battista Antonelli (il figlio di Battista) in uno scritto al re di Spagna Filippo IV scrive chiedendo dopo 40 anni di servizio oltre al titolo di Capitano d’Infanteria di ricevere e trarre come distintivo degli ufficiali la gineta (jineta). Questo distintivo era una lancia corta con la punta di ferro dorata con una frangia colorata come guarnizione. Qui sotto una riproduzione della gineta.

In occasioni festive i capi di vestiario degli ufficiali erano molto eleganti, in questo quadro di Dionisio van Alsloot (La fiesta campestre) vediamo al centro un ufficiale, Capitano d’Infanteria in un elegante costume con la gineta.


Ciao a tutti,

 

Nell’anno 2000 il Comune di Gatteo venne a conoscere gli ingegneri militari Antonelli Grazie alle investigazioni che fece l’architetto Graziano Gasparini (Caracas Venezuela) e informò con una mail il Sindaco. S’iniziarono delle prime attività, studi e congressi. Da tutto ciò nacque la pag. web:  www.provincia.fc.it/cultura/antonelli/ .....che con sorpresa non e' piu'in internet!  

         

Dalle mie investigazioni presento per la prima volta informazioni non conosciute:

 

Giovanni Battista Antonelli (il maggiore)

Ha fondato il legame della primogenitura

 

1. La primogenitura (o collegamento primogenitura) è un'istituzione della vecchia legge castigliana che ha permesso di mantenere una serie di attività legate insieme in modo che non avrebbe mai potuto rompersi. L’insieme di beni, diritti o privilegi, quindi in caso di morte legata all’erede, di solito il figlio maggiore in modo che la maggior parte dei beni famigliari non andasse persi.

 

2. La sorella di G. B Antonelli, Laura Antonelli, entrò nel sec. XVI come monaca nel Monastero Figlie Immacolata Suore Bianche nel Comune di Santarcangelo di Romagna. Iniziò a lavorare come panettiera e poi come infermiera.

 

 

Battista Antonelli

 

il nome della madre di suo figlio (Gian Battista A.) non è Maria Torres, questa è stata la moglie di Antonio de Herrera, il grande cronista dell’America de Indias (il nuovo Mondo) di sua maestà e cronista di Castiglia.

 

Gian Battista Antonelli (il figlio di Battista A.)

Il nome della madre è Ana Mazura

 

Cristoforo Roda Antonelli

 

E’ morto a Cartagena de Indias, probabilmente i familiari lo seppellirono all'Avana.

Di sicuro, quando fu demolito il convento di San Giovanni in Laterano, dell'Ordine di Santo Domingo, nel XX sec. all'Avana, trovarono in un muro una tomba e una lapide con il nome di Cristoforo Roda e di sua moglie, DOÑA FRANCISCA DE HORELLANA. La lapide s’incontra nel Museo del Castello de San Salvador de La Punta. Certo che questa lapida è un’importante testimonianza, io di natura seguo tutte le piste che mi si offrono e incontrai una vecchia rivista cubana, dove si legge che nella tomba sono state trovate anche delle ossa ma dove sono non ho nessuna info, i cubani su questo tema sono tabu! Di certo è un documento che ho del 1600, dove si legge di una sovvenzione concessa da Cristoforo Roda, ingegnere militare del Re nostro Signore, che vive all'Avana che dice, è stato disposto a fondare una cappellania per la sua anima e quella dei suoi famigliari nella chiesa dove ho avuto sempre la grande devozione dell'Ordine Domenicano.

 

Cristoforo Roda Antonelli

Si sposò due volte

 

Cristoforo Garavelli Antonelli

 

Ebbe tre figli:

Gian Battista Garavelli Antonelli - ingegnere militare

Michele Angelo Garavelli Antonelli – frate della religione di S. Francesco d’Assisi a Valenza

Leonarda Garavelli Antonelli

 

Francesco Garavelli Antonelli

 

Si dice che sia morto nel Regno di Valenza nel 1593, all'età di 36 anni. Non è corretto, perché nel 1594 fece un altro viaggio all'Avana.

La lapide originale di Cristoforo Roda Antonelli si trova nel museo all'Avana, nella foto a colori una riproduzione che mi ha fatto un marmista. 


Ciao a tutti,

 

Nei mesi invernali il cielo è di colore grigio, per questo ho pensato di regalarvi un po’ di sole e v’invito nel Mar dei Caraibi . Conoscete l’isola Margarita, qualcuno di voi è stato in vacanza? Margarita è la più grande delle isole al largo delle coste venezuelane, definita la Perla del Caribe, è sicuramente l'isola più attraente dal punto di vista turistico, con belle spiagge ma anche servizi e strutture alberghiere bene attrezzate che rendono completa una vacanza di mare. 

 

Sull'isola sono presenti cinque diverse antiche fortificazioni spagnole, considerate patrimonio nazionale. Per tutto il periodo coloniale, l'isola subì numerosi attacchi dei pirati (14 attacchi tra il 1565 e il 1595) e come tale si ha dovuto fortificarla. Delle cinque fortificazioni di quattro si conoscono bene la storia e le date mentre del “Fortin España” non ci sono informazioni esatte, in internet si legge solamente che questa costruzione del XVII secolo si trova nella collina strategica di Santa Ana, tra le città di  Asunción e Juan Griego, che consente di controllare il passaggio obbligato del commercio, nonché il controllo e la protezione dagli attacchi dei pirati città interne dell'isola.

 

La cosa mi incuriosì e mi ritornò in mente l’articolo che ho scritto mesi addietro (rileggetelo) del viaggio d’ispezione che fece Battista Antonelli nel 1603 nei caraibi e sulla costa orientale del Venezuela a visitare le miniere di sale di Araya, alcune città, isole e tra queste Margarita. Investigando nei miei documenti incontro che arrivato all’isola diede disposizioni di costruzione e nel 1604 ritornò in Spagna. La mia conclusione è che il “Fortin España” è idea di Battista anche perché le date coincidono. Oltre a questa info stavo pensando che Battista conobbe in America spiagge d’incanto dove sono visitate da milioni di turisti. In un futuro penso a un calendario con foto delle spiagge che conobbe Battista Antonelli. Vi regalo una mappa di Margarita e foto. Battista approdò nel porto di Guamache, si trova in fondo alla mappa, e Santa Ana si trova nel centro sulla destra della mappa.   

 

Aggiungo foto della salina di Araya.

L'isola Margarita, in rosso ho marcato il porto di Guamache dove Battista Antonelli e' sbarcato

La spiaggia di Guamache, la fortificazione, la salina di Araya


Che differenza ce’ tra il titolo di “architetto militare“ e “ingegnere militare”?

 

Quando i primi investigatori (di alto livello) iniziarono lo studio sugli Antonelli diedero a loro il titolo di “architetti militari” ma non è giusto, ora voglio spiegarvi qual è la differenza. Nel periodo del XVI secolo nasce in Europa “L’arte della Guerra”, in Spagna era così chiamato il periodo d’oro di riforme teoriche, tecnologiche che il Rinascimento porto’ con sé in tutti i campi, dell’arte e la scienza. Tale realtà è di enorme importanza per il divenire dell’Impero spagnolo, dove furono applicate alla nuova “guerra moderna”. Durante i regni di Carlo I e Filippo II, si susseguì una serie di cambiamenti che influirono sulla tattica, sulla tecnica e sull’organizzazione militare, provocando una serie di trasformazioni senza precedenti. La Spagna dovette affrontare la grande sfida di controllare territori vasti ed eterogenei, che si estendevano in vari continenti ed esigere l’organizzazione del sistema necessario alla sua difesa con armi da fuoco moderne e la costruzione di fortezze in tutte le frontiere, l’Europa era minacciata dalla pressione dell’Islam e dell’eresia protestante. Tuttavia, fu il piano di fortificazione a incidere maggiormente su riflessioni con l’intenzione di trasformare i sistemi difensivi, a causa dell’evoluzione dell’artiglieria. Con l’avvento al potere di Filippo II ebbero inizio opere d’importanza notevole nello sviluppo strategico e di investire negli aspetti tecnici relativi all’esercito. I migliori architetti in Europa, cioè italiani, furono assunti in quel periodo al servizio della corona spagnola. Il giovane Giovanni Battista Antonelli nei primi anni del 1560 assunse la responsabilità in materia di fortificazione e pianificazione difensiva. Fu cosi che s’impose e si estese il “sistema italiano” di fortificazione bastionata, per proteggere le frontiere terrestri e marittime di tutto l’impero. Purtroppo gli ingegneri o architetti non lavoravano soli perche' i responsabili delle decisioni nelle questioni di fortificazioni erano gran parte da cariche monarchiche militari e in alcuni casi nascevano delle discordie e mancanza di fiducia sui due fronti, questo sistema si rivelò poco pratico e lento.

 

Alla stregua di queste discussioni, troviamo un altro intenso dibattito tra ingegneri e architetti per definire la professione e gli incarichi dei tecnici militari. All’inizio del secolo, la frontiera tra l’architettura civile e militare non era ancora ben definita, poco alla volta, e non senza difficoltà, l’immagine dell’architetto quale "uomo universale” con cui nascio’ il Rinascimento, fece strada a un’altra ben diversa, quella dell’ingegneria militare vista come un soldato esperto. Da questo momento in poi l’ingegneria militare inizia a formarsi come una disciplina autonoma retta da regole e principi propi, perciò, le funzioni e la responsabilità degli ingegneri dell’esercito sconfineranno in molti campi della “nuova scienza” di fortificare e specialisti nell’arte della guerra. Erano esperti come artiglieri, avevano l’incarico alla fabbricazione a macchine da guerra, le loro funzioni andavano dalla progettazione di fonderie, posizionamento delle armi in battaglie di terra e mare. Ma non solo questo, gli ingegneri militari organizzavano anche gli accampamenti per alloggiare gli eserciti, eseguivano descrizioni del territorio, studiavano le vie di comunicazione, costruivano ponti e canali, organizzavano gli assedi, le mine e contromine, ecc. Gli ingegneri dovevano muoversi in un ampio spazio geografico, viaggiando costantemente. Fu cosi che, dal momento in cui l’esercito richiese nuovi professionisti per affrontare le esigenze della “guerra moderna”, nacque l’imperiosa necessità di disporre di una notevole varietà di nozioni scientifiche e tecniche applicabili all’ingegneria, architettura, all’artiglieria, alla nautica e ad altri settori del sapere, la cui carriera esigeva una solida formazione in geometria, matematica e aritmetica; contare su una profonda conoscenza della filosofia naturale (la fisica dell’epoca).

 

Giovanni Battista Antonelli, il capostipite della Famiglia Antonelli si occupò della formazione e promozione di questa professione ricca di tante attività artistiche, tecniche e scientifiche ai suoi famigliari. Il re Filippo II gli diede subito il titolo di:                                   mi ingeniero militar


Ciao a Tutti,             giugno 2013

 

Ho ricevuto questo messaggio (con traduzione) dal mio amico

Manuel Vila García di Buenos Aires , ingegnere civile e storico e voglio farvelo conoscere.

 

Manuel ha scritto: "Tanto Bautista como Juan Bautista y los Roda, deben ser un orgullo para Gatteo, por su obra en España, Africa y sobre todo América. Pienso que por la cercanía de Gatteo con Urbino, y Mondavio, y la fecha del nacimiento debe haber recibido material e información de Francesco Di Giorgio Martini, otro genio que si bien nació en Siena, desarrolló un importante trabajo en La Marche, muy cerca de la Emilia-Romagna. Soy un argentino "tiffossi" de Antonelli y Di Giorgio."

 

Manuel ha scritto:. i gateesi dovrebbero essere orgoliosi "di Battista e Giovanni Battista e la Roda, per il suo lavoro in Spagna, in Africa e in particolare l'America penso che la vicinanza di Gatteo con Urbino e Mondavio, e la data di nascita dovrebbe aver ricevuto i materiali e le informazioni di Francesco di Giorgio Martini, un altro genio che, anche se nato a Siena, ha sviluppato un importante lavoro nelle Marche, nei pressi della Emilia-Romagna. 'sono un argentino "tiffossi" Antonelli e Di Giorgio. "

 

 

Io ho scritto settimane addietro una lettera indirizzata ai gateesi e desideravo che qualche giornalista regionale l’avesse pubblicata, prima mi avevano confermato ma poi chissà perché non si fece più niente. Nella lettera che probabilmente la metterò sulla mia pag., ripete le stesse parole di Manuel: “essere orgogliosi”. Mentre nel mondo gli Antonelli sono amati  per le opereche hanno realizzato devo notare che gli italiani accademici e politici sono ancora chiusi.